Nell’augurare a tutti i lettori una Santa Pasqua, pubblico alcune foto del Triduo pasquale in rito antico presso la Parrocchia Personale della SS.ma Trinità dei Pellegrini a Roma. Tutte le celebrazioni hanno visto una grandissima affluenza di fedeli, accorsi da più parti dell’Urbe e dell’Orbe, tanto che per trovare un posto era necessario raggiungere la Chiesa almeno mezz’ora prima dell’inizio delle celebrazioni. Questo è un evidente segno del fatto che la fedeltà alle rubriche non è solo un’inutile formalismo, ma anzi è molto apprezzata dai fedeli (e da Dio innanzitutto!), i quali spesso affrontano notevoli sacrifici economici e non solo per poter assistere a questi riti celebrati veramente come Dio comanda! Ci si augura che l’esempio degli ottimi e preparatissimi Sacerdoti e Ministranti della Parrocchia Personale della SS.ma Trinità dei Pellegrini sia seguito in tutte le Chiese in cui si applica il motu proprio «Summorum Pontificum» di Benedetto XVI.
È assolutamente normale che, quando si avvia la regolare celebrazione della S. Messa tradizionale in una Chiesa, ci si ponga il problema, fra i tanti, di come proclamare le letture. Altrettanto normale è che i fedeli membri del relativo coetus fidelium propongano ciascuno soluzioni diverse, basate sulla propria esperienza diretta o indiretta. Continua a leggere →
Vi comunico una notizia particolarmente dolorosa per i fedeli napoletani legati alla Liturgia tradizionale: la S. Messa in rito romano antico celebrata ogni domenica e festa nella Basilica di S. Paolo Maggiore, retta dai PP. Teatini, è – horresco referens – soppressa. Il giovane sacerdote teatino celebrante, infatti, ha deciso di interrompere l’applicazione del motu proprio «Summorum Pontificum».
Il Cardinale Crescenzio Sepe, prontamente informato della situazione già nello scorso luglio, si è mostrato ben disposto a venire incontro alla richiesta del nostro Coetus fidelium «Sant’Andrea Avellino» di individuare un’ altra Chiesa e un Sacerdote disponibile a celebrare la S. Messa in rito romano antico la domenica e le feste. Sono state già prospettate alcune possibili soluzioni. Si spera ora, con l’aiuto di Dio e di Maria SS., Mediatrice di tutte le grazie, che esse possano concretizzarsi con la ripresa al più presto delle celebrazioni more antiquo.
Invito tutti a pregare secondo questa pia intenzione.
Sarete costantemente aggiornati su tutti i nuovi sviluppi.
P. S. Se fra i lettori del blog c’è qualche Sacerdote “coraggioso” interessato a celebrare la Messa in rito antico a Napoli, può rivolgersi a noi tramite la pagina Contatti.
L’edizione del mese di agosto di Lettera Napoletana [disponibile qui], il periodico di informazione della Fondazione Il Giglio, riporta un’interessante ed istruttiva intervista a Don Roberto Spataro relativa al motu proprio Summorum Pontificum di Benedetto XVI ed alla sua applicazione, soprattutto in Italia.
Eccone il testo:
” TRADIZIONE: D. ROBERTO SPATARO, LA MESSA TRIDENTINA DIFENDE IL SENSO DEL SACRO
(Lettera Napoletana) – Don Roberto Spataro S.D.B., segretario della Pontificia Academia Latinitas, e docente all’Università Pontificia Salesiana, ha celebrato il 27 luglio scorso a Bacoli (Napoli), nella Parrocchia di S. Anna Gesù e Maria, una Messa in rito romano antico su invito della sezione di Napoli di Una Voce, alla presenza di oltre 100 fedeli. Latinista, docente di letteratura cristiana, Don Spataro è un difensore della liturgia tradizionale ed ha tenuto conferenze sul rito tridentino. LETTERA NAPOLETANA gli ha rivolto alcune domande. Continua a leggere →
Sono ormai passati sette anni da quel giorno di grazia, il 7 luglio 2007, in cui l’allora Sommo Pontefice Benedetto XVI, per divina ispirazione, motu proprio, offrì senza restrizioni a tutta la Chiesa i tesori della antica liturgia romana.
Nonostante le numerose difficoltà che si sono presentate e che ancora si presentano, grazie agli sforzi spesso eroici dei fedeli e di alcuni Sacerdoti realmente amanti della Tradizione, non sono mancati gli innumerevoli frutti, testimoniati dal continuo incremento del numero di celebrazioni registrato in questi anni.
La Vergine Immacolata, che ha ispirato al grande e amatissimo Benedetto XVI il Summorum Pontificum, assista i fedeli «nella lotta, necessaria in ogni generazione, per la corretta interpretazione e la degna celebrazione della sacra liturgia» (Joseph Ratzinger, Prefazione a U. M. Lang, Rivolti al Signore. L’orientamento nella preghiera liturgica, 2008 (II ed.) Cantagalli Siena, p. 10) e ottenga, dal Cuore di Gesù, per i meriti del Suo preziosissimo Sangue, un copioso numero di SS. Messe in rito romano antico, per la maggior gloria di Dio e il bene delle anime.
Grazie, Papa Benedetto, per tuo coraggio e per il tuo sacrificio!
Domenica scorsa, 29 giugno 2014, alle ore 12:15, il Rev.do Don Andrew Southwell ha celebrato, in canto, l’ultima Santa Messa in Rito Romano antico nella Cappella di Sant’Andrea Avellino della Basilica di S. Paolo Maggiore in Napoli.
Profonda era la mestizia negli occhi e dei fedeli che hanno assistito al sacro rito e di alcuni Teatini, il Padre Provinciale, l’anziano e santo Padre Innocenzo, che ogni domenica si è reso disponibile per le Confessioni, i seminaristi… Don Andrew, come al solito, ha allietato i presenti con la sua splendida voce e con la sua mirabile ars celebrandi, esortandoli al contempo, nell’omelia, ad esser sempre perseveranti, se necessario usque ad effusionem sanguinis, nella testimonianza della fede in Gesù Cristo, secondo l’esempio dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, e a pregare intensamente per il Santo Padre. Al termine della celebrazione, i membri del Coetus fidelium «Sant’Andrea Avellino» si sono raccolti dinanzi alla tomba di Sant’Andrea e, tristi, gli hanno rivolto la loro preghiera implorandone l’aiuto, soprattutto ora che non avranno più la S. Messa tradizionale nella sua cappella.
Quare tristis es, anima mea, et quare conturbas me? Spera in Deo, quoniam adhuc confitebor illi, salutare vultus mei et Deus meus!
Ora l’intera questione è nelle mani del Cardinale Crescenzio Sepe, Arcivescovo Meropolita di Napoli, che ha assicurato un suo risolutivo intervento affinché al più presto riprendano le celebrazioni, non sappiamo se nella Basilica di S. Paolo o altrove, e della Pontificia Commissione Ecclesia Dei.
Sancte Andrea Avellino, ora pro nobis! Intercede pro nobis!
In convertendo Dominus captivitatem Sion, facti sumus quasi somniantes. Tunc repletum est gaudio os nostrum, et lingua nostra exsultatione. Tunc dicebant inter gentes: “ Magnificavit Dominus facere cum eis ”. Magnificavit Dominus facere nobiscum; facti sumus laetantes. Converte, Domine, captivitatem nostram, sicut torrentes in austro. Qui seminant in lacrimis, in exsultatione metent. Euntes ibant et flebant semen spargendum portantes; venientes autem venient in exsultatione portantes manipulos suos.
Vi comunico alcune importanti notizie relative alle celebrazioni in forma straordinaria presso la splendida Basilica di S. Paolo Maggiore in Napoli promosse, a norma del motu proprio Summorum Pontificum, dal Coetus fidelium Sant’Andrea Avellino.
Domenica 29 giugno p.v., nella Cappella di Sant’Andrea Avellino della medesima Basilica, alle ore 12:15, il Rev.do Don Andrew Southwell, già Cappellano della Latin Mass Society, canterà l’ultima S. Messa in rito romano antico prima della sospensione estiva, che interesserà, purtroppo, gli interi mesi di luglio e agosto. Non è noto la data della ripresa autunnale, a motivo di un probabile venir meno della disponibilità del Sacerdote celebrante. Il Coetus fidelium Sant’Andrea Avellino, pertanto, d’intesa con i RR. PP. Teatini, sta già cominciando a predisporre possibili soluzioni alternative per la celere ripresa delle celebrazioni secondo l’Usus antiquior del Rito Romano ogni domenica e festa allo stesso orario solito, le 12:15, particolarmente consono alle esigenze dei membri del gruppo. Appena ci saranno notizie certe in merito, saranno tempestivamente comunicate.
Un ringraziamento a tutti i cari Padri Teatini, sempre benevoli e accoglienti nei confronti del Gruppo stabile, nonché, in particolare, a P. Adam, che per circa otto mesi ha garantito la celebrazione della Messa tradizionale.
In unione di preghiera
In Cordibus Iesu et Mariae
I Delegati del Coetus fidelium Sant’Andrea Avellino “
Lo scorso 2 giugno, alle ore 12:00, il Cardinale Raymond Leo Burke ha celebrato la S. Messa prelatizia in rito romano antico nella Basilica di S. Michele a Monte Sant’Angelo (FG), su iniziativa della “Scuola Ecclesia Mater“, che coordina i gruppi stabili attivi nel territorio pugliese. Sia lodata la Provvidenza Divina, che ha voluto che, dopo quarant’anni, ritornasse la Messa di sempre nel Santuario del Gargano. Un ringraziamento anche al Card. Burke, intrepido difensore dei diritti di Dio e instancabile promotore dell’applicazione del motu proprio “Summorum Pontificum”.
Ho avuto modo di scattare alcune foto. Eccone una selezione:
L’Agenzia di Stampa ASCA ha pubblicato un sintetico resoconto della conferenza di Mons. Nicola Bux a Napoli dello scorso 17 maggio.
Ecco il testo:
«(ASCA) – Napoli, 19 mag 2014 – ”La parola ‘liturgia’ deriva dal greco e vuol dire ‘culto pubblico’. Chi la svolge e’ solo un ministro. Il protagonista e’ Dio. Oggi, purtroppo, molto spesso la liturgia sembra un intrattenimento simile a quelli di animazione dei villaggi turistici. E’ necessario ridare a Dio il Suo diritto, restituire a Dio il primato del culto. Come ha detto Benedetto XVI, bisogna ridare a Dio il centro nella liturgia”. E’ netto il giudizio del teologo e liturgista don Nicola Bux nella conferenza tenutasi sabato sera in un albergo napoletano per iniziativa di ‘Una Voce’ e di ‘Fraternita’ Cattolica’ sul tema ”Quali diritti ha Dio nella sacra liturgia?”. Per don Bux e’ evidente ”un processo di antropomorfizzazione che ha detronizzato Dio e messo al centro delle celebrazioni liturgiche la figura dell’uomo” con ”il sacerdote che dà le spalle a Dio e si rivolge ai fedeli dal centro della scena, quasi fosse un attore”. ”Una prassi – sottolinea – che non e’ prevista da alcun documento post conciliare”. Di qui la riflessione sulla liturgia celebrata secondo il rito romano antico, la messa tridentina. ”Non si tratta, come qualcuno dice, di dare le spalle al popolo. Il sacerdote e’ un ministro che svolge la funzione, celebra ”versus Deum”. Sia lui che i fedeli sono rivolti verso Dio. D’altronde, non e’ quello che fa un direttore d’orchestra? Da’ le spalle al pubblico rivolto verso i musicisti”. Nel corso della serata e’ stato presentato il libro di Daniele Nigro ”I diritti di Dio. La liturgia dopo il Vaticano II” (Sugarco) con prefazione del Cardinale Raymond Leo Burke. Presenti sacerdoti e fedeli dei ‘Coetus fidelium’ (Gruppi stabili) costituiti a norma del Motu proprio Summorum Pontificum di Papa Benedetto XVI. Agli organizzatori e partecipanti e’ giunto il saluto del Cardinale di Napoli, Crescenzio Sepe, che si e’ congratulato per la ”lodevole iniziativa” dicendosi certo che ”il contributo di don Bux costituira’ un arricchimento per tutti, favorendo una crescita spirituale e religiosa”».