Spera in Deo, quoniam adhuc confitebor illi, salutare vultus mei et Deus meus

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Nel lontano giugno del 2014, in un post intitolato Quare tristis es, anima mea?  [vd. qui],  si dava la dolorosa notizia della sospensione delle SS. Messe in Rito Romano antico presso la Basilica di San Paolo Maggiore, in seguito alla quale, per intervento del Cardinale Arcivescovo Crescenzio Sepe, il Coetus fidelium «Sant’Andrea Avellino», nel dicembre del medesimo anno, si trasferiva presso l’Arciconfraternita di Santa Maria del Soccorso all’Arenella, dove ha garantito la continuità della celebrazione della S. Messa tradizionale fino allo scorso settembre. I tristi avvenimenti successivi a quella data sono documentati nel blog [vd. i seguenti post: 1, 2, 3 e 4]. Dopo circa due anni, tuttavia, è finalmente possibile completare il versetto del Salmo 42, comunicando a tutti gli amici e lettori una fausta ed insperata notizia:

A partire da domenica prossima 5 febbraio 2017, nel Santuario di San Gaetano (al di sotto della Basilica di San Paolo Maggiore; piazza San Gaetano, lungo via dei Tribunali), sarà celebrata la S. Messa in Rito Romano antico tutte le domeniche e feste di precetto. L’orario delle celebrazioni, che avranno luogo sull’altare eretto al di sopra delle spoglie mortali di San Gaetano Thiene, del B. Giovanni Marinoni e del Ven. Lorenzo Scupoli, è fissato per adesso ad experimentum alle 11.30. Si alterneranno domenica per domenica i cari amici Don Roberto Spataro, salesiano, e Don Giorgio Lenzi, dell’Istituto del Buon Pastore. 

Certamente i lettori, a questo punto, si staranno domandando come sia stato possibile pervenire a tale fino a qualche settimana fa incredibile risultato. Ebbene, lo scorso 17 gennaio il Cancelliere Arcivescovile, P. Luigi Ortaglio Ofm, «per venerato incarico» del Cardinale Sepe, ha indirizzato ai responsabili del Coetus fidelium «Sant’Andrea Avellino» una missiva in risposta alla lettera del 13 ottobre e alla pubblica Petizione del 16 novembre scorsi, accogliendone le istanze e chiedendo di indicare in quale Chiesa il Coetus intendesse trasferirsi, nell’impossibilità di poter continuare nella Chiesa dell’Arenella. Dopo alcune, poco fruttuose, ricerche, ci siamo rivolti al Superiore dei Padri Teatini, P. Carmine Mazza, il quale, memore dell’antica amicizia, ha benevolmente e generosamente accettato di accogliere il Gruppo Stabile per la S. Messa domenicale e festiva. Abbiamo provveduto così ad informare il Cancelliere e, per suo tramite, il Cardinale Sepe.

Pertanto, come si è detto, le celebrazioni avranno inizio a partire da domenica prossima, con la S. Messa officiata da Don Roberto Spataro. La Domenica di Settuagesima (12 febbraio), invece, canterà la S. Messa Don Giorgio Lenzi.

In conclusione, rendiamo grazie a Dio, alla Vergine della Purità, a San Gaetano e a Sant’Andrea Avellino per tale immenso dono. Il nostro Coetus – che d’ora innanzi si porrà anche sotto il celeste patrocinio di San Gaetano mutando il proprio nome in Coetus fidelium «San Gaetano e Sant’Andrea Avellino» – ringrazia altresì Sua Eminenza il Cardinale Sepe per aver ancora una volta garantito il rispetto del motu proprio «Summorum Pontificum» di Benedetto XVI ed anche P. Carmine Mazza e l’intera comunità teatina per la squisita disponibilità ed accoglienza. Un particolare ringraziamento va anche a Don Giorgio Lenzi – nonché al Superiore Generale dell’Istituto del Buon Pastore Don Philippe Laguérie – e Don Roberto Spataro. Grazie infine a tutti gli amici che ci hanno sostenuto in questa battaglia per la difesa del Summorum Pontificum dell’amato Benedetto XVI e del diritto da esso garantito ad ogni Sacerdote di celebrare la S. Messa di sempre senza alcun bisogno di permessi e senza restrizione alcuna, contro i tentativi di imporre de facto abusivamente il ritorno all’Indulto Ecclesia Dei.

SOLI DEO GLORIA