Oggi ricorre anche la festa liturgica di S. Ciro, i cui resti mortali si venerano a Napoli nella Chiesa del Gesù Nuovo (un’altra importante reliquia è presente a Portici), e di S. Giovanni Bosco.
Sancti Cyre et Ioannes, orate pro nobis!
Domani ricorre la festa del Santo arpinate Francesco Saverio M. Bianchi, di cui si era già parlato qui.
Affidiamoci alla sua intercessione recitando le seguenti giaculatorie, da lui composte, per allontanare i divini flagelli.
S. Francesco Saverio M. Bianchi allontani dalla città di Napoli, di cui è detto “Apostolo”, tutti i castighi che per i peccati dei suoi abitanti giustamente merita.
ORAZIONI GIACULATORIE
PER ALLONTANARE I DIVINI FLAGELLI
– Misericordia del mio Dio abbracciateci e liberateci da qualunque flagello.
Gloria Patri.
– Eterno Padre, segnateci col sangue dell’Agnello Immacolato
come segnate le case del Vostro Popolo.
Gloria Patri.
– Sangue Preziosissimo di Gesù, nostro amore,
gridate al Divin Padre misericordia per noi e liberateci.
Gloria Patri.
– Piaghe del mio Gesù, bocche di amore e di Misericordia,
parlate propizie per noi al Celeste Padre, nascondeteci in Voi e liberateci.
Gloria Patri.
– Eterno Padre, Gesù è nostro e pur nostro è il Sangue ed i suoi meriti infiniti;
noi a Voi offriamo tutto e poiché Vi è carissima questa offerta,
liberateci, come sicuramente speriamo.
Gloria Patri.
– Eterno Padre, Voi non amate la morte del peccatore, ma che si converta e viva;
fate per Misericordia che noi viviamo e siamo vostri.
Gloria Patri.
– Salva nos, Christe Salvator, per virtute sanctae Crucis; qui salvasti Petrum in mari, miserere nobis.
– Maria, Madre di Misericordia, pregate per noi e saremo liberi.
– Maria, nostra Avvocata, parlate per noi e saremo salvi.
– Il Signore giustamente ci flagella per i nostri peccati;
ma Voi, o Maria, scusateci perché nostra Madre pietosissima.
– Maria, nel Vostro Gesù ed in Voi abbiamo poste le nostre speranze;
non fate che restiamo confusi.
Salve Regina.
(300 giorni d’Indulgenza concessa dal Papa Pio X, in perpetuo,
applicabile anche alle anime purganti)
RESCRITTO del 12 agosto 1914
Riprendo la traduzione realizzata dal blog Chiesa e Post-concilio della magnifica Omelia pronunziata da S.Em.za il Card. Raymond Leo Burke il 10 gennaio scorso a Roma nella Basilica di S. Nicola in Carcere durante la S. Messa Pontificale al faldistorio (iuxta antiquiorem Ritum, scilicet) in desponsatione Beatae Mariae Virginis cum Sancto Ioseph. Il testo originale inglese è pubblicato da New Litugical Movement.
Dio benedica il Cardinale Burke per la sua coraggiosa e appassionata difesa della Famiglia, oggi forse più che mai assediata. Un ringraziamento anche alla redazione di Chiesa e Post-concilio per aver provveduto a tale traduzione.
“Omelia del Cardinale Raymond Leo BURKE
Messa votiva Matrimonio della Vergine
“La bellezza dei riti non sarà certamente mai abbastanza ricercata, abbastanza curata, abbastanza elaborata, poiché nulla è troppo bello per Dio, che è la Bellezza infinita.
Le nostre liturgie terrene non potranno essere che un pallido riflesso della liturgia, che si celebra nella Gerusalemme del cielo, punto d’arrivo del nostro pellegrinaggio sulla terra.
Possano tuttavia le nostre celebrazioni avvicinarsi ad essa il più possibile e farla pregustare!”
(Papa Benedetto XVI, Omelia ai religiosi, 12 settembre 2008)
Fonte: La Messa di San Pio V: pagina Facebook Altari Maestosi, Rito Sublime, Comunione in ginocchio.
Riprendo da Una Fides il testo di una recente intervista al Card. Raymond Leo Burke, rilasciata l’11 dicembre 2014 a The radical Catholic:
“
Eminenza, Lei è cresciuto prima del Vaticano II, come ricorda quell’epoca?
Sono cresciuto in un periodo molto bello della Chiesa, nel quale eravamo educati attentamente nella Fede, sia a casa sia nella scuola cattolica, soprattutto col catechismo di Baltimora. Mi ricordo della grande bellezza della Sacra Liturgia, anche nella nostra piccola cittadina rurale, con delle belle Messe. Io sono riconoscente ai miei genitori che mi hanno educato solidamente a vivere come cattolico. Sì, erano dei begli anni.
Un mio amico, nato dopo il Concilio, diceva: “Non tutto era buono nei tempi trascorsi, ma era tutto meglio”. Lei che ne pensa?
Ebbene, bisogna vivere il tempo che Dio ci ha donato. Certo, io ho dei ricordi molto buoni del tempo in cui sono cresciuto, negli anni ’50 e nei primi degli anni ’60. Penso che la cosa più importante sia apprezzare la natura costitutiva della Fede cattolica ed apprezzare la Tradizione, alla quale apparteniamo e per la quale ci è pervenuta la Fede. Continua a leggere
21 gennaio 2015, ore 17:00
Sala San Tommaso d’Aquino-Vico San Domenico Maggiore, 18 (Napoli)
Convegno di Studi
L’economia come problema etico: la prospettiva di Tommaso d’Aquino
Presiede
Prof. Michele Malatesta (già Università Federico II, Napoli)
Relatori
L’irrinunciabilità etica dell’economia
Prof. Giuseppe Mastromatteo (Università Cattolica di Milano)
Prof. Stefano Solari (Università di Padova)
L’etica dell’economia
Prof. Roberto Gallinaro (Facoltà teologica dell’italia Meridionale)
La sostanzialità agatologica dell’agire umano
Prof. Giovanni Turco (Università di Udine)
a cura di
Società Internazionale Tommaso d’Aquino (sezione di Napoli)
con il patrocinio di
PP. Domenicani di San Domenico Maggiore, Napoli
Il 6 gennaio 2013, nella Basilica Vaticana, Benedetto XVI, accingendosi a consacrare quattro nuovi Vescovi, pronunziò un’omelia che, per chiarezza, lucidità e spirito profetico, lasciò scossi parecchi dei presenti, me compreso.
Alla vigilia dell’Epifania di questo nuovo anno, condivido con voi lettori questo magnifico testo:
“
Cari fratelli e sorelle!
Per la Chiesa credente ed orante, i Magi d’Oriente che, sotto la guida della stella, hanno trovato la via verso il presepe di Betlemme sono solo l’inizio di una grande processione che pervade la storia. Per questo, la liturgia legge il Vangelo che parla del cammino dei Magi insieme con le splendide visioni profetiche di Isaia 60 e del Salmo 72, che illustrano con immagini audaci il pellegrinaggio dei popoli verso Gerusalemme. Continua a leggere