Avviso sulle celebrazioni della Settimana Santa

Si comunica ai lettori che presso la Chiesa dell’Arciconfraternita di S. Maria del Soccorso all’Arenella (Napoli) non sarà celebrato il triduo pasquale secondo l’usus antiquior del rito romano. Il prossimo appuntamento sarà pertanto la Domenica di Pasqua, con la celebrazione della S. Messa tridentina alle ore 18:30.

AGGIORNAMENTO: gli amici di Una Voce Napoli comunicano che il giorno di Pasqua, presso la Chiesa di S. Ferdinando, non sarà celebrata, come di consueto, la S. Messa tradizionale delle ore 18:00.

La Vita Interiore – III puntata

La vita eterna

Dal libro di P. Vincenzo Cuomo, La Vita Interiore.

È evidente che quando Gesù parlava di “vita” da ricevere non intendeva quella umana e terrena che già abbiamo ricevuta.

Qual è, dunque, questa vita? È la vita divina di cui diventiamo partecipi, la vita stesa di Dio.

È questo il più inaudito e insuperabile dono che Dio possa fare ad una creatura.

Tutto quello che siamo ed abbiamo è tutto dono di Dio; ma il dono della vita Divina supera tutti i doni perché esso non è semplicemente un dono di Dio, ma è Dio stesso che si dona! Continua a leggere

La Vita Interiore – II “puntata”

Come già annunziato [vd. qui], prosegue la pubblicazione di citazioni tratte dal libro La Vita Interiore di P. Vincenzo Cuomo.

Parte I: La vita eterna.

Gesù afferma: “Io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza”. (Giov 10,10). Egli spesso nel Vangelo parla di vita (Io sono la vita, la verità, la vita) chiamandola anche vita eterna e ne parla non come un fatto da realizzare nel futuro, ma di vita da vivere nel presente.

Dice infatti: “In verità, in verità vi dico: chi crede in me ha la vita eterna” (Giov 6, 47). E ancora: “Bisogna che (il Cristo) sia innalzato perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna” (Giov 3, 14-15).

Dai diversi passi del Vangelo ricaviamo che la vita eterna non è di là da venire, non l’avremo solo quando andremo in Paradiso: essa comincia già su questa terra per chiunque riceve il Battesimo.

Questo Sacramento ci fa “ri-nascere”, cioè ci fa nascere ad una nuova vita per mezzo dell’acqua e dello Spirito Santo.

La vita eterna vissuta sulla terra è sostanzialmente la stessa di quella vissuta nel Cielo con la differenza che sulla terra corriamo il rischio di perderla col peccato, mentre in Paradiso la possederemo definitivamente senza pericolo di perderla.

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Festa di San Giuseppe-Onomastico di Joseph Ratzinger/Benedetto XVI

Nella festa di S. Giuseppe, rivolgiamo la nostra affettuosa e devota preghiera per Benedetto XVI. Nella S. Messa in rito antico che domani sarà celebrata a Napoli nella Chiesa dell’Arciconfraternita di S. Maria del Soccorso alle ore 17:15, si pregherà particolarmente per lui e per le sue intenzioni, nonché per tutti i papà, vivi e defunti.

Riprendo dal Blog di Raffaella una raccolta di frasi di Benedetto XVI sulla figura del grande Patriarca S. Giuseppe.

La figura di San Giuseppe nei testi di Benedetto XVI. Un omaggio a Joseph Ratzinger

 

In occasione della Festività di San Giuseppe e in omaggio a Benedetto XVI, nato Joseph, ho pensato di raccogliere questi testi che il Santo Padre ha dedicato allo Sposo della Vergine Maria.

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La vita interiore

È costume lodevolissimo dei cristiani (almeno dovrebbe esserlo), particolarmente nei tempi forti dell’anno liturgico, staccarsi quanto più è possibile dalle cose esteriori e terrene e dedicarsi alla cura della propria anima, a coltivare cioè la vita interiore. Il compianto P. Vincenzo Cuomo dedicò un preziosissimo opuscolo alla trattazione di questo tema, dal titolo, appunto, La vita interiore. Continua a leggere

10-18 marzo: novena a S. Giuseppe

Ripropongo per i lettori una bella novena allo Sposo di Maria Santissima, Padre putativo di Gesù e Patrono della Chiesa, il glorioso S. Giuseppe, tratta dal libro del B. Bartolo Longo, Il mese di Marzo in onore di S. Giuseppe, Pompei 2001 (XV edizione), pp. 177-182. Preghiamo in particolare per le necessità della Santa Chiesa.

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Novena a San Giuseppe

I. Sposo purissimo di Maria sempre Vergine, per quell’intenso dolore che provò il tuo cuore allorché ti trovasti nella perplessità di abbandonare la tua amatissima e illibatissima Sposa, e per la gloria che poi avesti nell’apprendere dall’Angelo il mistero dell’Incarnazione e la tua missione di Sposo della Madre di Dio; impetrami una vera devozione verso di te, una vita pura ed una morte santa come la tua.

Pater, Ave, Gloria.

O Giuseppe, in morte mia

Tu mi assisti in compagnia

Di Gesù e di Maria.

II. Gloriosissimo Patriarca Giuseppe, per quel dolore che provasti nel vedere nascere in una grotta povero e abbandonato il Re della gloria, Gesù Bambino; e per la gloria che poi avesti allorché lo vedesti adorato dai Pastori, dai Magi e dagli Angeli; ottienimi il distacco perfetto da tutte le cose di questa terra, la pazienza nelle pene di questa misera vita e l’uniformità al divino volere in tutto sino alla morte, per godere insieme con te la visione di Gesù per tutta l’eternità in Paradiso.

Pater, Ave, Gloria.
O Giuseppe, in morte mia, etc.

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Perle di sapienza liturgica…

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La vostra cattedrale è un inno vivente di pietra e di luce a lode di questo atto unico della storia dell’umanità: la Parola eterna di Dio che entra nella storia degli uomini nella pienezza dei tempi per riscattarli mediante l’offerta di se stesso nel sacrificio della Croce. Le nostre liturgie della terra, interamente volte a celebrare questo atto unico della storia, non giungeranno mai ad esprimerne totalmente l’infinita densità. La bellezza dei riti non sarà certamente mai abbastanza ricercata, abbastanza curata, abbastanza elaborata, poiché nulla è troppo bello per Dio, che è la Bellezza infinita. Le nostre liturgie terrene non potranno essere che un pallido riflesso della liturgia, che si celebra nella Gerusalemme del cielo, punto d’arrivo del nostro pellegrinaggio sulla terra. Possano tuttavia le nostre celebrazioni avvicinarsi ad essa il più possibile e farla pregustare!

(Dall’Omelia di Benedetto XVI “Magno”, pronunziata durante la celebrazione dei Vespri nella Cattedrale di Notre-Dame a Parigi il 12 settembre 2008[vd. qui])

Inizio del mese di marzo, dedicato a S. Giuseppe

“Qualunque grazia si domanda a san Giuseppe verrà certamente concessa.
Chi vuol credere faccia la prova, affinché si persuada.”

(S. Teresa d’Avila)

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Preghiera di Leone XIII

AD te beate Ioseph, in tribulatione nostra confugimus, atque, implorato Sponsae tuae sanctissimae auxilio, patrocinium quoque tuum fidenter exposcimus. Per eam, quaesumus, quae te cum immaculata Virgine Dei Genetrice coniunxit, caritatem, perque paternum, quo Puerum Iesum amplexus es, amorem, supplices deprecamur, ut ad hereditatem, quam Iesus Christus acquisivit Sanguine suo, benignus respicias, ac necessitatibus nostris tua virtute et ope succurras.

Tuere, o Custos providentissime divinae Familiae, Iesu Christi subolem electam; prohibe a nobis, amantissime Pater, omnem errorum ac corruptelarum luem; propitius nobis, sospitator noster fortissime, in hoc cum potestate tenebrarum certamine e caelo adesto; et sicut olim Puerum Iesum e summo eripuisti vitae discrimine, ita nunc Ecclesiam sanctam Dei ab hostilibus insidiis atque ab omni adversitate defende: nosque singulos perpetuo tege patrocinio, ut ad tui exemplar et ope tua suffulti, sancte vivere, pie emori, sempiternamque in caelis beatitudinem assequi possimus. Amen.