Il 19 novembre del 1970 il Servo di Dio Don Dolindo Ruotolo lasciava questa terra, dopo una vita di acerbissime sofferenze per la Santa Chiesa e la salvezza delle anime. Preghiamo affinché al più presto possa essere elevato alla gloria degli altari.
Sulla sua tomba, che si venera nella Chiesa di San Giuseppe dei Nudi e dell’Immacolata di Lourdes, sono scritte le seguenti, significative parole del Padre:
” Mi lasciasti mutilato
nel mio Sacerdozio
O Santa Chiesa di Dio
Potato dalla tribolazione
Nessuno potrà
Distaccarmi da te
Il mio sacerdozio fiorì
Proprio nell’umiliazione
E come edera dalle cento radici
Si avvinghiò al tuo Sacerdozio
Eterno, Gesù “
Il riferimento alla mutilazione nel Sacerdozio è ai numerosi anni trascorsi da Padre Dolindo senza poter celebrare la S. Messa, sospeso a divinis a causa di calunnie tanto infamanti quanto false. Sublime, però, è l’affermazione secondo cui il suo sacerdozio fiorì proprio nell’umiliazione dell’impossibilità di offrire il Santo Sacrificio avvinghiandosi al Sacerdozio eterno di Gesù.
Di lui disse San Padre Pio: nel tuo cuore abita tutto il Paradiso.
Quando Padre Vincenzo Cuomo andò dal Santo del Gargano per chiedergli se potesse elegger come proprio padre spirituale Don Dolindo (sul cui conto circolavano, purtroppo, tante calunnie), ebbe questa risposta: Ma voi da Napoli che venite a fare qua da me? Avete quel gran santo di Padre Dolindo!
Sono tanti i miracoli operati già in vita dal servo di Dio. Per citarne solo alcuni, un giorno si recò da lui una mamma disperata con la propria bambina, affetta da una grave malformazione del cranio. Don Dolindo, dinanzi alle lacrime della mamma, cominciò ad accarezzare la testolina della bimba e a dirle: ” Angioletto mio, cosa c’è che non va?”. Man mano che la accarezzava, la testa veniva rimodellata alla perfezione. La bambina guarì istantaneamente e perfettamente.
Le Suore Figlie di Santa Maria Francesca, inoltre, hanno più volte assistito ai “voli” estatici di Don Dolindo nella casa della “Santa dei Quartieri”.
Secondo testimonianze di fedeli, inoltre, spesso, quando il Padre suonava l’organo durante le celebrazioni liturgiche, si sentiva un canto dolcissimo e soavissimo proveniente da una voce femminile, benché fosse ben visibile che accanto a lui non c’era nessuno. Sembra che la Madonna gradisse particolarmente essere accompagnata nel canto dal Suo devotissimo figlio.
Don Dolindo fu anche autore di un monumentale commento alla Sacra Scrittura realizzato secondo i canoni dell’esegesi tradizionale al fine di avvicinare i fedeli alla Parola di Dio (cosa che gli causò notevoli problemi con il Pontificio Istituto Biblico, fautore invece del metodo storico-critico).
Tante altre cose si potrebbero dire sulla figura straordinaria di questo grande figlio di Napoli, confidente spirituale della B. Maria Giuseppina di Gesù Crocifisso e padre spirituale di numerosissimi Sacerdoti, fra cui Don Vincenzo Cuomo e Padre Stefano Maria Manelli, Fondatore dei Frati Francescani dell’Immacolata.
In vita lasciò detto: Quando sarò morto, venite a bussare sulla mia tomba, ed io vi risponderò. Padre Cuomo, che fu esorcista a Napoli per oltre 25 anni per mandato dei Cardinali Arcivescovi, lo invocava soprattutto quando era in maggiore difficoltà con certi particolari tipi di ossessi molto violenti, e, avendone più volte sperimentato la potente intercessione, invitava tutti i suoi parrocchiani ad affidarsi con frequenza e fiducia al Suo patrocinio.
Seguiamo il suo consiglio ed invochiamolo: Padre Dolindo, prega per noi!
Padre Dolindo,per favore prega specialmente per me e la ia famiglia,sono caduto nella trappola della pornografia e non riesco a liberarmene….vedo titto nero e tradimenti dappertutto.To prego tirami fuori da quste sabbie mobili in cui mitrovo….intercedi presso MARIA DI COLEI CHE TU ERI SERVO E
figlio fedele…ti prego recita con me una ave Maria.Grazie,perche’ gia” so che ti sta mettendo a lavoro.
Don Dolindo era a favore delle messe vespertine e in lingua volgare.
È vero, l’ho appreso recentemente. Ma… gli vogliamo bene lo stesso, nessuno è perfetto, neanche i santi
In effetti sono stati i Francescani dell’Immacolata, presumibilmente in buona fede ma in ogni caso in maniera poco riguardosa della verità storica, a censurare le prese di posizioni a favore della Messa in volgare presenti nelle sue opere e a presentarlo come un apostolo della Messa tradizionale