
Riprendo la traduzione realizzata dal blog Chiesa e Post-concilio della magnifica Omelia pronunziata da S.Em.za il Card. Raymond Leo Burke il 10 gennaio scorso a Roma nella Basilica di S. Nicola in Carcere durante la S. Messa Pontificale al faldistorio (iuxta antiquiorem Ritum, scilicet) in desponsatione Beatae Mariae Virginis cum Sancto Ioseph. Il testo originale inglese è pubblicato da New Litugical Movement.
Dio benedica il Cardinale Burke per la sua coraggiosa e appassionata difesa della Famiglia, oggi forse più che mai assediata. Un ringraziamento anche alla redazione di Chiesa e Post-concilio per aver provveduto a tale traduzione.
“Omelia del Cardinale Raymond Leo BURKE
Messa votiva Matrimonio della Vergine
Sabato 10 gennaio 2015, Roma – San Nicola in Carcere
Celebrando la Messa votiva del matrimonio della Beata Vergine Maria con San Giuseppe, contempliamo nuovamente il grande mistero dell’amore incommensurabile ed incessante di Dio per noi. Nel breve racconto del Vangelo di san Matteo, vediamo come Dio provvede che il suo Figlio unigenito sia incarnato nel seno immacolato della Vergine Maria e, allo stesso tempo, con la sua incarnazione, diventiamo parte della famiglia di Giuseppe e Maria. In altre parole, anche se San Giuseppe e la Vergine Maria si erano sposati prima del concepimento verginale di Dio-Figlio nel grembo di Maria, lo hanno fatto con pieno rispetto per la consacrazione della verginità di Maria a Dio dalla sua giovinezza, l’offerta a Dio della sua verginità consacrata. Ed ancora, San Giuseppe aveva sposato Maria con l’intenzione di onorare, nel corso del loro matrimonio, la verginità consacrata.
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