VI. Custode vigilantissimo della via del Paradiso, per quel dolore che sentisti nel ritorno dall’Egitto alla Giudea, vedendo che ivi regnava Archelao, figlio dell’empio Erode; e per la gioia che provasti nell’essere avvertito dall’Angelo di recarti a Nazaret di Galilea, dove sicuro avresti dimorato con Gesù e con Maria; ottienimi la grazia di sfuggire ogni occasione di peccato, e, difenden- domi col tuo patrocinio da tutte le insidie del nemico infernale, fa’ che io goda la vera pace del cuore in vita, e con essa io muoia nell’amore del tuo e mio Gesù.
Pater, Ave, Gloria.
O Giuseppe, in morte mia, etc.
VII. Capo e sostegno della più nobile e più Santa Famiglia, che fosti innalzato alla dignità di Sposo della Madre di Dio, di trattare Gesù qual Figlio, di esserne chiamato Padre, fu intensissimo il dolore che provasti nei tre giorni in cui smarristi Gesù e lo cercasti insieme con Maria. Per quel dolore e per la gioia che sentisti allorché lo ritrovasti nel Tempio fra i Dottori della Legge, e lo riconducesti con te a Nazaret, ove fu sempre a te ubbidiente, e ti fu accanto sino alla tua morte; impetrami un vero e continuo dolore dei miei peccati e la grazia di mai più perdere Gesù sino alla morte. Assistito da te e confortato da Gesù e da Maria, sia io fatto degno di lasciare serenamente questa vita, e di essere ammesso nella patria beata per ringraziare il tuo e mio Dio per tutta l’eternità.
Pater, Ave, Gloria
O Giuseppe, in morte mia, etc.
Antifona: E sua Madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto così? Ecco, tuo padre ed io angosciati ti cercavamo» (Lc 2, 48).
V. Ora pro nobis, Sancte Ioseph.
R. Ut digni efficiamur promissionibus Christi.
Oremus
Deus qui ineffabili providentia beatum Ioseph sanctissimae Genitricis tuae Sponsum eligere dignatus es; praesta, quaesumus, ut quem protectorem veneramur in terris, intercessorem habere mereamur in coelis. Qui vivis et regnas in saecula saeculorum.