“Fratello mio […] pensa che tra pochi anni, e forse tra mesi o giorni diventerai putredine e vermi. Giobbe con questo pensiero si fece santo «Putredini dixi, pater meus es tu, mater mea et soror mea vermibus» (Iob. 17.4).
Tutto ha da finire; e se l’anima tua in morte si perderà, tutto sarà perduto per te. «Considera te iam mortuum», dice S. Lorenzo Giustiniani, «quem scis de necessitate moriturum» (De ligno vitae, cap. 4). Se tu fossi già morto, che non desidereresti aver fatto per Dio?”.
(S. Alfonso de’ Liguori, Apparecchio alla morte, Cinisello Balsamo 1986, p. 42)