La vera Supplica alla Madonna di Pompei

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E’ tradizione che l’8 maggio e la prima domenica di ottobre il popolo cristiano elevi alla Regina del Santo Rosario una Supplica con le parole ispirate e vibranti di amore filiale del B. Bartolo Longo. La maggior parte dei fedeli, tuttavia, ignora che la versione recitata pressoché in tutte le Chiese, in realtà, non è il testo originale del Beato, bensì la sua versione riveduta e corretta, sfrondata da ogni riferimento alla Giustizia di Dio e ai Suoi castighi, temi ormai quasi del tutto desueti e non conformi alla dittatura del politically correct.

Ecco il testo originale trascritto da  un antico libro di devozioni:

«I. O Augusta Regina delle vittorie, o Vergine sovrana del Paradiso, al cui nome potente si rallegrano i cieli e tremano per terrore gli abissi, o Regina gloriosa del Santissimo Rosario, noi tutti, avventurati figli Vostri, che la bontà Vostra ha prescelti in questo secolo ad innalzarvi un Tempio in Pompei, qui prostrati ai Vostri piedi, in questo giorno solennissimo della festa dei novelli vostri trionfi sulla terra degl’idoli e dei demoni, effondiamo con lacrime gli affetti del nostro cuore, e con la confidenza di figli Vi esponiamo le nostre miserie. Continua a leggere

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Primo sabato di Febbraio – S. Messa in Rito Romano antico

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Sabato 01 febbraio 2014

Primo sabato del mese

Basilica di S. Paolo Maggiore (piazza S. Gaetano 79 – Napoli)

Cappella di S. Andrea Avellino

ore 19:00

S. Messa in Rito Romano antico

in riparazione degli oltraggi e delle offese contro il Cuore Immacolato di Maria.

Suor Lucia racconta:

“Il 10 dicembre 1925 mi apparve in camera la Vergine Santissima e al suo fianco un Bambino, come sospeso su una nube. La Madonna gli teneva la mano sulle spalle e, contemporaneamente, nell’altra mano reggeva un Cuore circondato di spine. In quel momento il Bambino disse: “Abbi compassione del Cuore della Tua Madre Santissima avvolto
nelle spine che gli uomini ingrati gli configgono continuamente, mentre non v’è chi faccia atti di riparazione per strapparglieLe”.

E subito la Vergine Santissima aggiunse:

“Guarda, figlia mia, il mio Cuore circondato di spine che gli uomini ingrati infliggono continuamente con bestemmie e ingratitudini. Consolami almeno tu e fa sapere questo:

A tutti coloro che per cinque mesi, al primo sabato, si confesseranno, riceveranno la santa Comunione, reciteranno il Rosario e mi faranno compagnia per quindici minuti meditando i Misteri, con l’intenzione di offrirmi riparazioni, prometto di assisterli nell’ora della morte con tutte le grazie necessarie alla salvezza“.

Per ottenere la promessa del Cuore di Maria si richiedono le seguenti condizioni:

1) Confessione (fatta entro gli otto giorni precedenti) con l’intenzione di riparare le offese fatte al Cuore Immacolato di Maria. Se nella Confessione ci si dimentica di fare tale intenzione, si può formularla nella Confessione seguente.

2) Comunione con la stessa intenzione della confessione.

3) La Comunione deve essere fatta nel primo sabato del mese. 

4) La Confessione e la Comunione devono ripetersi per cinque mesi consecutivi, senza interruzione, altrimenti si deve ricominciare da capo. 

5) Recitare una Corona del Rosario con la stessa intenzione della Confessione.

6) Meditazione, per un quarto d’ora per fare compagnia alla SS.ma Vergine meditando sui misteri del Rosario.

Un confessore di Lucia le chiese il perché del numero cinque. Lei lo chiese a Gesù, il quale rispose:

“Si tratta di riparare le cinque offese dirette al Cuore Immacolato di Maria: 1– Le bestemmie contro la sua Immacolata Concezione. 2 – Contro la sua Verginità. 3– Contro la sua Maternità divina e il rifiuto di riconoscerla come Madre degli uomini. 4– L’opera di coloro che pubblicamente infondono nel cuore dei piccoli l’indifferenza, il disprezzo e perfino l’odio contro questa Madre Immacolata. 5 – L’opera di coloro che la offendono direttamente nelle sue immagini sacre.”