Dal sito del Coordinamento Nazionale Summorum Pontificum il testo della conferenza tenuta a Verona lo scorso 29 marzo da Don Roberto Spataro, SDB.

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 ”   Gentilissime Signore, Distinti Signori, Cari Amici,

è per me motivo di onore prendere la parola questa sera dinanzi ad una platea composta da credenti sinceri e fervorosi con cui condivido lo stesso amore per la Messa tridentina e – ne sono certo – la venerazione per il Papa emerito, Benedetto XVI, che con il suo Motu proprio Summorum Pontificum ha messo a disposizione della Chiesa quel tesoro di dottrina e di pietà che è il Messale del 1962. Continua a leggere

“Tracce della ghigliottina hegeliana nella riforma liturgica” di Alessandro Gnocchi

Da Chiesaepostconcilio:

Padre Pio celebra visibile manipolo

”   Nessun grande uomo, diceva Hegel, sfugge al biasimo del cameriere che ne governa le stanze nascoste. Ugualmente, le rivoluzioni e i loro traumi riformatori non si sottraggono al giudizio del robivecchi che ne frequenta il retrobottega in cui giacciono le vestigia del tempo andato e dell’ordine travolto. Per quanto sia nascosto, c’è sempre un luogo in cui l’individuo d’eccezione e l’evento epocale sono costretti a mostrare la propria natura più intima, fosse solo in un dettaglio.

La riforma liturgica operata nella Chiesa cattolica alla fine degli anni Sessanta non sfugge alla ghigliottina hegeliana. Anche quel grande balzo verso il mondo, che si può chiamare rivoluzione considerando l’orientamento del pregare invertito rispetto al passato, ha il suo retrobottega rivelatore. Basta andare per canoniche, conventi e sacrestie in cerca di antichi paramenti rituali per averne la prova. Con un po’ di pazienza e tanta disposizione all’umiltà, in questo tour della memoria liturgica si trovano sempre un sacerdote, una suora, più di frequente un vecchio sacrestano, che scovano pianete, dalmatiche, tunicelle, cotte e berrette, sospirando sui tempi in cui la messa era davvero la messa. Continua a leggere